DOTT. SERGIO ETTORE SALTERI

visione postura e ipoconvergenza oculare

VISIONE, POSTURA E IPOCONVERGENZA OCULARE

“L’APPARATO VISIVO è un insieme di sistemi nel quale l’energia luminosa, attraverso l’occhio, viene inviata contemporaneamente a più apparati, dislocati IN TUTTO IL NOSTRO CERVELLO: deve essere considerato come una UNITA’ SENSITIVO-MOTORIA (Van Norden 1985). Per comprenderne l’importanza bisogna sapere che a vario titolo ben l’80% del nostro cervello interviene in questi processi. Il SISTEMA MOTORIO (essenzialmente rappresentato dalla muscolatura extra-oculare, che dovrebbe muovere gli occhi secondo criteri ben precisi e coordinati) è strumento indispensabile per il sistema sensoriale (la RETINA) che lo controlla completamente per raccogliere il maggior numero di informazioni dai due rispettivi campi visivi (gli occhi… sono due!): i due insiemi di informazioni poi vengono fuse per permetterci di muoverci e  vivere in un modo in 3D (VISIONE BINOCULARE). Si parla infatti di OCCHIO CICLOPICO in quanto è come se avessimo un unico occhio posto tra i due occhi, sull’asse centrale del corpo: se il ‘punto di vista’, le informazioni che arrivano a ciascun occhio non avviene in modo simmetrico , corrispondente tra i due occhi (cd “corrispondenza retinica”), come avviene in presenza di IPOCONVERGENZA OCULARE, STRABISMO o in Pazienti MONOCULI (che vedono da un solo occhio) il nostro cervello e talvolta anche lo stesso Paziente, in modo permanente o in certe posizioni dello sguardo, vede doppio.In questo caso, come per posizionare una delle due immagini virtuali la dove solitamente è il nostro ‘occhio ciclopico’, cioè sull’asse centrale del nostro corpo, il Paziente tende a inclinare il capo, provocando tra l’altro la deviazione della mandibola da quel lato per la forza di gravità con asimmetrico stress sulle articolazioni temporo-mandibolari.

 

In POSTUROLOGIA assume particolare importanza l’IPOCONVERGENZA OCULARE, cioè l’incapacità di seguire con entrambi gli occhi una mira che si avvicina alla radice del naso a indicare in tal modo la presenta di un comportamento anomalo della muscolatura che muove i nostri occhi a causa della contrattura patologica di uno o più tra i sei muscoli che muovono il singolo occhio. Questa importanza dipende dal fatto che oltre all’inclinazione del capo (laterocolia) che ovviamente si ‘trascina dietro tutto il tratto cervico dorsale, avremo anche una torsione del cingolo scapolare, una spalla più altra e una limitazione di tutti i movimenti del collo (S.Salteri). Parallelamente a questo saranno presenti anche disturbi dell’attenzione/concentrazione.

 

 

EFFETTI DELL'IPOCONVERGENZA (diretti o indiretti) :

  1. DISTURBO MUSCOLO-SCHELETRICO CON LIMITAZIONE DELLA MOBILITA' CERVICALE: IL TEST MEDIANTE SYSMOTION effettuato prima e dopo l'applicazione del RIPI-V (Riequilibratore Permanente a Infrarossi a ingresso Visivo), posizionato ALL'ANGOLO ESTERNO DELL'OCCHIO 8in questo caso sinistro), dimostra il nesso tra ipoconvergenza e mobilità cervicale

 

  1. SINTOM fastidio 'la gente' (in realtà è il movimento laterale indotto dalla gente!!! MOLTO DIVERSO!!), affaticabilità e difficoltà a mantenere la concentrazione al PC/TV, difficoltà di guidare al crepuscolo, dopo un temporale, quando ci sono riflessi sulla strada; diversa valutazione delle distanze rispetto al guidatore e quindi impressione che rischi continuamente di sbattere e nausea; maldestrezza (tendenza a sbattere contro ostacoli, angoli dei tavoli ), disagio a camminare su sentieri (il nostro cervello sa che non può 'fidarsi' dei nostri occhi e dando disagio ci impedisce di metterci in condizioni di rischio)

 

  1. SINTOMI DA AFFATICAMENTO VISIVO (astenopia): bruciore agli occhi, fotofobia,...

 

Il tema è molto complesso. Per il trattamento si rimanda al sito www.ripisrl.it .” dott Sergio E. Salteri

  1. POSTUROLOGIA E CORREZIONE VISIVA

Affinché una lente sia FUNZIONALE e risponda alle esigenze di ‘tradurre’ in modo adeguato l’immagine in 3D del mondo che ci circonda al nostro cervello il suo ase deve essere sempre e comunque al centro della nostra pupilla CONTEMPORANEAMENTE tra i due occhi: la presenza di IPOCONVERGENZA OCULARE altera questo equilibrio. Il RIPI-V®, oltre ovviamente che trattare l’IPOCONVERGENZA OCULARE PROSSIMALE, mantiene la centratura delle lenti e aiuta l’Optometrista e l’Ortottista negli esercizi di training.

  1. OCCHI E DISTURBO DELL’APRENDIMENTO

Questo è un dato spesso ignorato anche dagli ‘Addetti ai Lavori’: esiste un collegamento ormai dimostrato a livello internazionale tra disturbo da deficit di attenzione, tendenza alla distrazione e iperattività (ADHD) e insufficienza di convergenza.

Alcuni riferimenti:

  1. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16361187
  2. http://journals.lww.com/optvissci/Abstract/1979/01000/The_Relationship_Between_Convergence_Insufficiency.4.aspx
  3. http://www.visiontherapy.ca/adhd_convergence.html
  4. http://journals.lww.com/optvissci/Abstract/1999/04000/Prospective_Comparison_of_Convergence.25.aspx)

 

  1. VISIONE E SPORT

Lo SPORT VISION è una branca della medicina sportiva nata in America e che attualmente è diffusa in tutto il mondo: si occupa di migliorare la performance atletica . Nella sezione ‘DOCUMENTI’ l’articolo del dott Salteri: Atti del XXIV Congresso della Società Mediterranea di Medicina dello Sport, Favignana 21-21 maggio 2015 pp 47-64, http://www.ripisrl.it/ripiv/2016/515_il-ripi-v-in-medicina-dello-sport-pp47-64.html

  1. LAVORO, SCUOLA E AFFATICAMENTO VISIVO
  2. IL RIPI-V
  3. L’ANZIANO E IL DISTURBO VISIVO

Secondo l’ISTAT, nel nostro Paese gli anziani (da 65 anni in poi) sono circa undici milioni, un quinto della popolazione, e tre milioni sono i «grandi vecchi» (80 anni e oltre).4 In Italia, nel 2002 è stato stimato che il 28,6% (26-31%) delle persone di 65 anni o più cade nell’arco di 12 mesi. Di questi, il 43% cade più di una volta. Il 60% delle cadute avvengono in casa. Dentro casa gli ambienti a maggior rischio sono: la cucina (25%), la camera da letto (22%), le scale interne ed esterne (20%) e il bagno (13%). Circa il 10% delle cadute determina danni gravi; di questi il 5% sono fratture. Nelle persone anziane circa il 95% delle fratture del femore è causato dalle cadute; tra le persone che cadono riportando la frattura del fe – more circa la metà non riprende più il cammino e il 20% muore entro 6 mesi.14 Le cadute portano a conseguenze oltre che fisiche (traumi e fratture) anche psicologiche, come quelle identificate nella cosiddetta Post Fall Sindrome (PFS), che comporta nei pazienti anziani la riduzione fino al 30% della qualità della vita.

I benefici sono legati al miglioramento delle  FUNZIONI DEL SISTEMA VISIVO.

Studi del Prof Vicnenzo De Cicco hanno dimostrato una correlazione tra capacità cognitive e qualità della funzione visiva. Il miglioramento dell’IPOCONVERGENZA determina inoltre:

–         Miglior localizzazione degli ostacoli: diminuzione del rischio di incespicare in ostacoli (tappeti,…)

–         Miglior comfort dell’occhiale per miglior mantenimento della centratura delle lenti

–         Miglioramento dei movimenti del collo

–         Miglioramento delle capacità di concentrazione

  1. POSTUROLOGO E DENTISTA: le RED FLAGS e IL TEAM

“Ci sono dei ‘segni’ che il dentista dovrebbe OSSERVARE nel Paziente e che indicherebbero la necessità di ricorrere a un MEDICO che studia gli squilibri posturali in quanto questi falsano i rapporti tra le arcate dentarie rendendo tra l’altro oltremodo complesso e difficoltoso il proprio operato: di seguito riporto le principali cd RED FLAGS .

 IMMAGINE 34 (missing)

IL SISTEMA DENTI/LINGUA E' IL PIU' POTENTE PERTURBATORE DELL'EQUILIBRIO DEL NOSTRO CORPO E QUINDI EVENTUALI PROBLEMATICHE NON POSSONO ESSERE MAI IGNORATE.

Il TRATTAMENTO POSTUROLOGICO intende fare il possibile per mettere DENTISTA o ORTODONZISTA in condizioni ottimali stabilizzando il sistema occlusale sia sul piano frontale che sagittale, escludendo , PER QUANTO POSSIBILE, interferenze che provengono dagli effetti di altre problematiche, per esempio:

  1. l’IPOCONVERGENZA OCULARE provocando inclinazione del capo sposta la mandibola dallo stesso lato
  2. la DEGLUTIZIONE VIZIATA con SPINTA ANTERIORE SUPERIORE della lingua provoca retrognatismo (spinge indietro la mandibola), quella con SPINTA ANTERIORE INFERIORE spinge in avanti la mandibola
  3. certe CICATRICI, microgalvanismi tra collana e otturazioni dentali creano contratture anomale

Per avere un’idea di quanto sia raffinata la sensibilità dei nostri denti basta pensare a cosa proviamo quando un piccolissimo residuo di cibo si incastra in bocca o al fatto che, per esempio, mentre mastichiamo tranquillamente del pesce contemporaneamente riusciamo a isolare ed espellere la piccolissima lisca. I NOSTRI DENTI:

  1. DURANTE IL SONNO informano il sistema continuamente circa la posizione del capo . SE I DENTI NON 'COMBACIANO' la ricerca di un 'incastro inesistente' porta il Pz a serrare e 'strusciare' continuamente (di notte) le due arcate: questo ricrea il meccanismo FISIOLOGICO che noi utilizziamo mentre solleviamo un peso, quando stringendo i denti rendiamo la contrattura muscolare più efficiente (sensibilizzazione circuito gamma) e pronta a rispondere all’allungamento muscolare con la necessaria contrazione. Ma una cosa è contrarre i muscoli perché si solleva un peso, altra è farlo di notte e con una contrattura asimmetrica per una malocclusione o anche di un semplice precontatto: questo spiega il motivo per cui i disturbi occlusali danno sintomatologia soprattutto nella seconda metà della notte/risveglio. Questo spiega anche il fatto che IL SERRAMENTO NOTTURNO IN PRESENZA DI MALOCCLUSIONE NON DIPENDE DALLO STRESS E NON BISOGNA METTERE BITE PER TRATTARLO MA TRATTARE L'OCCLUSIONE dopo aver stabilizzato il resto del nostro corpo!!!
  2. interviene durante la masticazione con continui refresh che 'guidano' l'atto modificandolo in base alle caratteristiche del cibo stabilizzando contestualmente il capo e il capo rispetto al collo e al resto del corpo.
  3. Contestualmente come già spiegato la DEGLUTIZIONE FISIOLOGICA contribuisce a mantenere l’equilibrio del capo sul collo e questa funzione si attua durante il giorno (quando i denti non dovrebbero mai toccarsi, lasciando uno spazio libero respiratorio) mentre di notte la lingua ‘riposa’.

D'altro canto sorvolo sulle connessioni dei nuclei del principale nervo che raccoglie informazioni dalla bocca, il ‘tristemente noto’ NERVO TRIGEMINO ( qualsiasi buon libro di neurofisiologia ce le possono descrivere e non è il contesto adatto per parlarne) ma che giustificano a pieno l'idea che mi sono fatto in questi anni sul fatto che L’ORTODONZIA E’ NEUROCHIRURGIA E NON CHIRURGIA ESTETICA !Dal canto suo lo Specialista assume un ruolo assolutamente 'strategico' in quanto 'aiuta' il medico che si occupa delle problematiche del Sistema Tonico Posturale, nell' esclusivo interesse del nostro Paziente, a eliminare le INTERFERENZE TRIGEMINALI ANOMALE (Salteri, Congresso italo-Tedesco di posturologia 'Up to date on Posturology', Ischia 2010) , deleterie anche e soprattutto sulla FUNZIONE VISIVA BINOCULARE, come ormai dimostrato da diversi studi pubblicati.

La COLLABORAZIONE coordinata tra MEDICO che studia la POSTURA del Paziente e il Dentista/Ortodonzista è uno dei cardini principali ed INEVITABILI della POSTUROLOGIA VETTORIALE INTERDISCIPLINARE®..”

S.Salteri