- Buongiorno dottore, avrei bisogno di una VISITA POSTUROLOGICA per……
- Certo, ci vediamo il giorno… ma l’avviso che la VISITA SECONDO IL METODO DELLA POSTUROLOGIA VETTORIALE INTERDISCIPLINARE dura almeno 2 ore e mezza.
- Ma cosa mi fa in due ore e mezza?
Questa domanda si ripete a ogni richiesta di visita e allora vediamo la risposta perché LA VISITA SECONDO LA POSTUROLOGIA VETTORIALE INTERDISCIPLINARE NON E’ UNA SEMPLICE VISITA MA LA RICERCA DI UNA STRATEGIA PER LA MESSA A PUNTO DELLA MACCHINA-CORPO. Questa quindi è un approccio medico, clinico e strumentale, (il ‘posturologo’ non esiste nell’ordinamento italiano!!! ) che prevede se necessario il coinvolgimento coordinato di diverse Figure Professionali.
Per comprendere facciamo chiarezza: la POSTURA descrive l’atteggiamento statico e la capacità di movimento del nostro corpo in un mondo in 3D,: questa dipende dal rapporto tra FORZA DI GRAVITA’ e QUALITA’ delle informazioni che il nostro cervello riceve soprattutto da PIANTA DEI PIEDI, OCCHI, BOCCA, PELLE (di seguito per comodità chiamati ‘INGRESSI’) e che ovviamente ne condizionano il comportamento. Noi siamo nati ‘a quattro zampe’… milioni di anni di evoluzione ci hanno fatto assumere una POSIZIONE ERETTA e con questa in milioni di anni di evoluzione ci siamo resi conto di come la FORZA DI GRAVITA’ abbia guidato la Natura a conFORMARE la più piccola parte del nostro corpo in base alla sua FUNZIONE: più ci si allontana dalla fisiologia e ogni volta che a qualsiasi livello si altera il RAPPORTO FORMA/FUNZIONE si altera la performance del ns corpo. Questo comporterà dapprima la necessità da parte del ns cervello di ricorrere a dei compensi e questi se protratti condurranno sicuramente e vere e proprie PATOLOGIE e a RIDUZIONE DELLA PERFORMANCE FISICA sia che siamo atleti che persone qualsiasi.
La PARTE DIAGNOSTICA DELLA VISITA si suddivide in diversi momenti di studio (la scelta degli accertamenti è esclusiva competenza del medico):
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PIANO FRONTALE (foto): l’ispezione dei cingoli pelvici e scapolari, la posizione del capo e gli angoli tra braccia e corpo ci forniscono indizi importantissimi sul coinvolgimento dei vari ingressi
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PIANO SAGITTALE: importante per la distribuzione dei carichi sulla colonna (bulging, ernie,…) e sul corpo intero (piedi, ginocchia, gambe). Vi sono delle disfunzioni che ‘spingono’ avanti o indietro il capo e/o il torace dalla combinazione delle quali abbiamo le diverse Sindromi disfunzionali del piano sagittale e per questo andranno corrette
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STUDIO DELLE CAUSE (VETTORI DI SQUILIBRIO E CAPACITA DI COMPENSO)
Un particolare strumento (STABILOMETRIA) studia il controllo dell’equilibrio in relazione ai ‘vettori’ (spinte in avanti/indietro) provocati da alcune disfunzioni (visive, linguali, dentarie, podaliche, cicatrici, occhiali o bite non funzionali, ….), alla capacità di compenso e alla risposta trattamento.
5. DINAMICA SISTEMA BACINO-COLONNA DORSO-LOMBARE E TRATTO CERVICALE: uno degli effetti indiretti delle alterazioni qualitative delle informazioni in ingresso, anche di una sola (problemi dentari, scarpe con interno morbido,…), sicuramente tra i più importanti, è l’alterazione dell’equilibrio tra agonisti e antagonisti del sistema bacino colonna, maggior responsabile a mio avviso del classico ‘mal di schiena in quanto associa una torsione a un blocco e rende una o più vertebra perno di movimento sul piano frontale quando le articolazioni non ne posseggono la forma idonea(crolli traumatici e porotici!!). Questo altera completamente la dinamica di tutto il corpo pregiudicando enormemente anche la performance sportiva oltre ad essere causa di traumi da stress nell’atleta: grazie agli effetti del DYNAMICMOVEMENTS KIT fortunatamente questa interferenza viene vanificata. Sia il ‘blocco’ che la risposta al DYNAMIC viene registrata grazie alla disponibilità di un apposito, sofisticato strumento.
Questo è un dato assolutamente sconosciuto! Il ‘morbido’ in Natura non esiste! La sola presenza di soletta morbida (anche commerciale) costituisce una informazione deleteria per l’equilibrio del sistema.In questo caso si una il DYNAMIC mentre si indossano le scarpe.
In casi con colonne compromesse il DYNAMIC deve essere portato 24/24 ore
Un ulteriore strumento permette di misurare le escursioni articolari del collo (rotazione, flesso estensione e flessione laterale compromesse soprattutto n presenza di tensione anomala dei muscoli che muovono gli occhi: anche in questo caso sia DYNAMIC MVEMENTS KIT che RIPIV risolvono il problema e lo prevengono.
6. STUDIO DELLA DINAMICA DEL PASSO E DELLA DISTRIBUZIONE PLANTARE DEI CARICHI
La dinamica del passo è importante in quanto una sua disfunzione è associata, oltre che a blocco del sistema bacino colonna, a PIANO VERTEBRALE ANTERIORE e ANOMALO COORDINAMENTO VISUO-MOTORIO. Quest’ultimo punto essenziale anche nello sport: colpo di testa, tiro al volo, risposta a rete nel tennis e padel, pugilato, tiro con armi,….
La BAROPODOMETRIA studia la distribuzione plantare dei carichi: nell’esempio sottostante come un problema legato alla binocularità modifica tale condizione. Anche questo problema provoca un VETTORE che ‘spinge in avanti’ l’intero corpo con sovraccarico metatarsale(parte anteriore del piede e rischio alluce valgo, sperone calcaneae, cotratture,…).
7. STUDIO DELLA FUNZIONE VISIVA BINOCULARE
Paragono gli occhi a due cavalli legati ad una calesse dove la velocità del singolo cavallo corrisponde alla VISTA (si corregge con occhiali, quasi mai lenti progressive!!!!) mentre la fisiologia del loro movimento coordinato si previene e si cura con i due applicativi visivi (del DYNAMIC MOVEMENTS KIT e con il RIP